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Forza Italia Giovani: musica, festa e alcol nel cortile del museo provinciale. Chiediamo spiegazioni da Alfieri Attualità 

Forza Italia Giovani: musica, festa e alcol nel cortile del museo provinciale. Chiediamo spiegazioni da Alfieri

Festeggiamenti avvenuti in via San Benedetto a Salerno, nella sede del Museo Provinciale ospitata nell’ex Monastero. Forza Italia Giovani chiede spiegazioni al presidente della Provincia Alfieri. A parlare è Pietro Costabile, coordinatore provinciale dei giovani azzurri: “Alla luce dei singolari avvenimenti dello scorso 10 Giugno, quando durante la notte un folto gruppo di giovani ha festeggiato nel cortile del Museo Provinciale di via San Benedetto con musica ad alcolici, chiediamo che il presidente Alfieri giustifichi l’accaduto anche alla luce delle evidenti mancanze che questa amministrazione provinciale, nel corso del tempo, ha fatto registrare al vastissimo patrimonio culturale che come Provincia di Salerno fortunatamente vantiamo.

Il Museo Provinciale occupa una struttura storica per la nostra città, con origini antichissime e sapientemente ammodernata negli anni 60 da De Felice: al contempo devo però sottolineare che, al pari di tante altre realtà monumentali di questa provincia, anche il Museo di via San Benedetto non è assolutamente valorizzato e certamente questo tipo di eventi, che troverebbero più adeguata collocazione in strutture meno delicate e vitali per il nostro sviluppo turistico-culturale, non favoriscono nè il significato di questi luoghi, nè la quiete dei residenti già sottoposti ad un notevole stress per la mancanza di parcheggi ed organizzazione per una movida dovrebbe fiorire ma che puntualmente nasce a danno di chi vive quotidianamente il centro città.

Come giovani siamo lieti di momenti ricreativi che ci vengano destinati anche dal pubblico, ma siamo rispettosi di ciò che la storia ed i nostri predecessori ci hanno lasciato, e se questo è stato un tentativo per dare luce al nostro patrimonio storico ed artistico riteniamo sia avvenuto con modi e tempi sbagliati.

Fortunatamente, per quel che sappiamo oggi, almeno non si sono registrati danni“.

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